L'arco di Traiano di Ancona rappresenta certamente una delle testimonianze monumentali pi� preziose delle Marche romane.
Elegantissimo, venne eretto dal Senato e dal popolo di Roma nel 100-116 d.C. ad opera dell'architetto siriano Apollodoro di Damasco in marmo turco (proveniente dalle cave dell'isola di Marmara) in onore dell'imperatore che aveva fatto ampliare, a proprie spese, il porto della citt� migliorando le banchine e le fortificazioni. Da qui lo stesso Traiano part� per la vittoriosa guerra contro i Daci.
Sull'attico era, secondo la lunga e costante tradizione, la statua equestre di Traiano. A sinistra di Traiano le statue di Plotina, sua moglie; a destra quella di Ulpia Marciana, sua sorella. Le iscrizioni, che tuttora si leggono, erano in bronzo dorato e cos� i fregi e le statue di cui si impadronirono i saraceni nel 848. A ridosso dell'arco e dalla parte dei Cantieri sorse, nel 950 circa, l'alta torre di Gamba, demolita per utilizzare il materiale nella costruzione della Cittadella (1532). Costruirono la scalinata nel 1859; i cancelli qualche anno appresso.
Tuttavia l'opera mantiene ancora oggi lo slancio e l'eleganza di un tempo ed � stata recentemente restaurata e sottoposta ad interventi di illuminazione che ne hanno esaltato il profilo e valorizzato la particolare posizione rispetto al nucleo storico della citt� e al colle Guasco ove si erge il Duomo di Ancona. Di questo arco di trionfo snello, armonioso, evanescente, che � il meglio conservato dei tanti che esistono ed il pi� elegante, pu� riferirsi ci� che Plutarco scriveva del Partenone, e cio� che il tempo non lo ha toccato, ma un'aura di freschezza alita ancora intorno ad esso, come se in lui fosse stata infusa una vita eternamente fiorente, e un'anima che giammai s'invecchia.