Non ho peccato abbastanza

La poesia araba al femminile

Rompi una costola a una ragazza e ne ricresceranno dieci”. Con questo proverbio saudita, con queste parole dure, ma emblematiche, si apre “Non ho peccato abbastanza”, antologia di poetesse arabe contemporanee, l’ultimo lavoro di Valentina Colombo, che raccoglie quanto di meglio è espresso dalle poetesse del mondo arabo. Tanto sconosciuto ai più, quanto straordinariamente ricco.
La lirica è il genere letterario per eccellenza del mondo arabo, un mondo che si esprime in una lingua dal lessico infinito e dalle meravigliose potenzialità fonetiche, naturalmente ricca di sfumature e musicalità. Nata in epoca preislamica come genere contraddistinto da regole, ritmi e metri codificati e inalterabili, la poesia araba ha subito una vera e propria rivoluzione a partire dagli anni Quaranta del Novecento; artefice di questo sconvolgimento fu una donna, l'irachena Nazik al-Mala'ika, che per prima ha infranto una serie di tabù. Sta proprio in questo - la ricerca di libertà, il desiderio di raggiungere e superare i limiti imposti dalla tradizione - la frattura con il passato, la cifra che unisce le voci poetiche qui presenti. Una sfida che queste poetesse, queste donne, vivono sulla carta e nella realtà quotidiana. Nei loro versi entrano temi di attualità, come la guerra, o eterni, come le inquietudini esistenziali, il sentimento, l'amore che assurge al ruolo di una divinità, il corpo. Dal Marocco all'Iraq, dalla Siria allo Yemen, le poetesse scelte e tradotte da Valentina Colombo innalzano, ciascuna a proprio modo, un inno alla vita e alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni.


Valentina Colombo è docente di letteratura e lingua araba all’Università di Bologna e all’Università della Tuscia. È la traduttrice del premio Nobel per la letteratura Nagib Mahfuz e di tanti altri autori arabi classici, come Jahiz e Hamadhani, e contemporanei come Bayyati, Qabbani e Adonis.
Ha pubblicato per Mondadori “L’altro Mediterraneo – antologia di scrittori arabi del ‘900”, un'antologia di racconti, tradotti direttamente dagli originali, che presenta al lettore italiano l'aspetto più innovativo della letteratura araba del Novecento attraverso le voci di scrittori dal Maghreb al Medio Oriente che introducono ai molti aspetti di quell'universo complesso e variegato che è l'Islam.
Sempre per Mondatori è uscito “Parola di donna, corpo di donna”, una nuova antologia di racconti tradotti per la prima volta dall’arabo, tra cui alcuni inediti, che smentisce tanti nostri pregiudizi sulle donne arabe e dà loro la parola. Trentuno racconti spregiudicati e disinibiti che affrontano argomenti scottanti come il sesso, l’apostasia, la poligamia e l’attuale situazione in Iraq scritti da donne decise e coraggiose che non si nascondono dietro ad uno pseudonimo. “Parola di donna, corpo di donna” è la dimostrazione che nel mondo arabo le donne non sono soltanto dei corpi descritti da scrittori maschi o nascosti sotto lunghi abiti ma sono indispensabili per capire a pieno la sfaccettata realtà di questo universo culturale. Nel 2007 ha pubblicato “Basta! Musulmani contro l’estremismo islamico”.

esibizioni

Sabato 6 settembre
“Notte Mediterranea - la voce delle donne”
ore 18.00 - Sala Bianca Mole Vanvitelliana
Non ho peccato abbastanza - la poesia araba al femminile
incontro con Valentina Colombo e Hasna El Becheria