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Giorno per Giorno > Giovedì 4 settembre
 
Passaggi. Le parole dell’umanità attraverso la cultura ebraica

MostreMuseo Tattile Statale Omero

Mostra Multisensoriale a cura di Andrea Sòcrati.

Mostra Multisensoriale a cura di Andrea Sòcrati.

Intraprendere un viaggio attraverso le millenarie e ricchissime suggestioni della cultura ebraica per condurci alla riscoperta di una dimensione alternativa a quella del contingente e del quotidiano, capace per un attimo di svelare l’incanto del mondo. Si chiama  appunto, “PASSAGGI -  Le parole dell’umanità attraverso la cultura ebraica”, l’unica grande installazione che dal 31 agosto, invita ad una partecipazione attiva e diretta di visitatori e turisti, appunto di passaggio nel porto della città, dalle pietre vanvitelliane della Mole. Una mostra promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dalla Comunità Ebraica di Ancona.
Il Muro occidentale, Kotel in ebraico, conosciuto come il Muro del pianto, è uno dei luoghi più sacri e importanti di Gerusalemme e di Israele. Lì gli ebrei si recano per pregare, per esprimere i loro desideri e i loro pensieri più intimi. E’ lì che la parola diviene soglia, luogo di incontro tra fisico e spirituale, tra umano e divino. E quindi non è più solo lògos, ma diviene pragma, fatto, gesto, corpo, percezione che passa attraverso tutta la nostra sensorialità.
Un grande patchwork di stoffa, (non una barriera), ci accoglie  e vuole essere attraversato, per accompagnarci metaforicamente in quel viaggio interiore necessario  per raggiungere una possibile differente dimensione, una quarta dimensione che metta il “mondo sottosopra”, dando spazio al sogno e  all’immaginazione.
Questo si propone l’installazione ideata e realizzata da Andrea Socrati, titolata appunto, Passaggi. La forza spirituale e mistica del Muro occidentale viene espressa attraverso le sculture di Sòcrati in terracotta e gesso e  una serie di termografie a rilievo; mentre  una seconda serie di termografie e installazioni rievocano il fantastico e visionario mondo di Marc Chagall.

Quattro artisti di Gerusalemme portano in mostra la terra, i suoni, gli umori di Israele, con quattro opere:
Chana Cromer, The Distaff Side, ispirato a “La donna di carattere” dal Libro dei Proverbi, in tema con la XV edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica (14 settembre 2014);
Ruth Schreiber, Love letters, lettere in porcellana con ispirate  alle lettere lasciate nelle fenditure del Muro occidentale di Gerusalemme.
Andi Arnovitz, Construct/Destruct. attraverso mattoni serigrafati con e sulle pietre della città vecchia ricorda  il Tempio di Salomone .
Neta Elkayan, artista tra musica e arti figurative, audio dal titolo Abuhatzeira, dedicato al rabbino El Yaakov Abuhatzeira.
Oltre agli artisti provenienti da Gerusalemme, tre artisti che lavorano nelle Marche intervengono con incontri aperti al pubblico per raccontarsi e presentare le loro opere: Francesco Colonnelli, Giulietta Gheller e Bruno Mangiaterra.
L’adozione per alcune opere in mostra della tecnologia NFC, oltre ad esaltarne la multisensorialità favorirà l’accessibilità alle persone con disabilità, come nello spirito e nella missione del museo Omero.

La mostra è inserita nel calendario del Festival Adriatico Mediterraneo, con il sostegno dell’Ambasciata Israeliana di Roma e in collaborazione con la Biennale di Arte Ebraica Contemporanea di Gerusalemme e l’Associazione "Per il Museo Tattile Statale Omero" Onlus.

Inaugurazione: Domenica 31 agosto 2014, ore 19:00
Presenzia Ram Ozeri, Responsabile della Biennale di Arte Ebraica Contemporanea di Gerusalemme. Con la partecipazione della cantante Maria Grazia Barboni.

ORARI:
dal 31 agosto al 15 settembre
dal martedì al venerdì 18:00 - 22:00;
sabato e domenica 10:00 - 13:00 e 18:00 - 22:00.
dal 16 settembre al 14 dicembre
dal martedì al sabato 16:00 - 19:00
domenica e festivi 10:00 - 13:00 e 16:00 - 19:00.

INGRESSO GRATUITO

Sono previste visite guidate e attività laboratoriali a cura dei Servizi Educativi del Museo Tattile Statale Omero. Prenotazione obbligatoria. Costo di 3 euro a persona, esclusi disabili, docenti e accompagnatori.

Info
Museo Tattile Statale Omero
Banchina Giovanni da Chio 28
60121 Ancona
tel. 071 2811935 – fax 071 2818458
email: info@museoomero.it
sito www.museoomero.it
sito vocale 800 20 22 20

Ufficio Stampa
Monica Bernacchia – Museo Tattile Statale Omero – 071 2811953 monica.bernacchia@museoomero.it
Economia & Cultura di Gabriella Papini – 071 200648 info@gabriellapapini.com

Grafica a cura Museo Omero

Didascalia  immagine invito: part. Marc Chagall intitolato Il tempo è un fiume senza rive [1930-39]

Museo OmeroMuseo Tattile Statale Omero - Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

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Itinerari connettivi

MostreSala Tamburi della Mole Vanvitelliana

A cura di Associazione Gino l’Immortale

La mostra “Itinerari Connettivi” nasce con il proposito di focalizzare l’attenzione sui percorsi di ricerca intrapresi da alcuni artisti italiani che hanno assunto, nel panorama nazionale, la funzione di “nodi estetici” della rete globale. Le loro opere sono attraversate da storie, ideologie, ambientazioni di questo tempo e hanno la prerogativa comune di appartenere per loro genealogia alla dimensione della globalità, la dimensione in cui la totalità delle relazioni umane abita sincronicamente un’unica casa chiamata mondo, i cui i confini geografici, culturali, spazio-temporali si sono riposizionati in una prospettiva nuova.
Le opere presentate sviluppano un percorso intorno al concetto di “connessione” interpretato a diversi livelli semantici e filosofici. La digitalizzazione della realtà e il suo trasfermento nella rete informatica globale - che poggia sulla rete delle connessioni umane - apre nuovi scenari sulla prospettiva di abitazioni di nuove dimensioni con cui il contemporaneo si confronta in varie declinazioni e nei diversi ambiti semantici. Lo scopo della mostra è proprio quello di rintracciare i legami, occuti, impensati o ostentatamente palesi, nella Babele culturare che si chiama Contemporaneo, perché l'arte ha la prerogativa di manipolare la realtà attingendo da essa e da se stessa forme concettuali per farne ogni volta qualcosa di nuovo e anticipare la direzione dello spirito. Nell'arte niente è più vero di qualcos'altro e soprattutto niente è storicamente più falso di qualcos'altro.

Gli Artisti
Nicola Alessandrini, Macerata
Rodrigo Blanco, Ancona
Francesco Colonnelli, Ancona
Allegra Corbo, Ancona
Gruppo Librare (Stefania Giuliani - Hernan Chavar - Lorenzo Bartoletti), Ancona
Gruppo Fu*turista (Iucu, Lele Picà, Alessandro D’AquilaGiammatteo Rona), Pavia
Marco Montenovi, Ancona
Jessica Pelucchini, Ancona
Carlo Ockham Lucifero, Roma

All'interno della mostra “Itinerari connettivi” (23 agosto – 28 settembre 2014) abbiamo inserito un ciclo di conferenze sull'arte nelle Marche negli anni '70. Lo scopo è quello di contestualizzare le tendenze dell'arte contemporanea dal punto di vista storico, dimostrando come esse siano in fondo figlie di un passato recente che è stato fiorente e produttivo nella nostra Regione.

Ciò che intendiamo sostenere, infatti, è che Gino De Dominicis non è nato “solo”. In quegli anni nelle Marche, la ricerca artistica era diffusa e condivisa da numerosi artisti, che con le loro opere d'avanguardia determinarono la fine di un ciclo storico della storia dell'arte ed aprirono la contemporaneità.

Il nostro è un tentativo di ricostruire le idee e i fatti con l'ottica del presente, perché solo allontanandosi appare ciò che accadde.

Dal punto di vista del metodo, dove è possibile, lasciamo che siano gli artisti stessi a parlare, interrogati da esperti di altre discipline o da personaggi che condivisero quell'esperienza travolgente che fu l'avanguardia. Alcune conferenze, invece, riguardano il contesto storico e sociale in cui furono elaborate e le concezioni filosofiche che leggono e reggono l'arte contemporanea.

11/9/2014 Valeriano Trubbiani raccontato da Roberto Andreatini (Il Maestro ha assicurato la sua  presenza)
12/9/2014 Il Contemporaneo raccontato da Marvi Maroni
18/9/2014 Enzo Cucchi raccontato da Carlo Cecchi
19/9/2014 Francesco Colonnelli raccontato da Angela Gregorini
25/9/2014 La Storia raccontata da Giulio Angelucci
30/9/2014 Stanislao Pacus raccontato da Winstonmcnamara

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Andrea Pazienza – Sogno

MostreSala Lotto della Corte della Mole Vanvitelliana

A cura di Arci e Fondo Mole Vanvitelliana

Nel cuore del Festival Adriatico Mediterraneo si incastona come una pietra preziosa uno dei lavori più poetici e delicati di Andrea Pazienza: il suo Sogno ambientato sulle coste marchigiane. L’allestimento propone le tavole originali di un artista riconosciuto fra le menti creative più originali e innovative del XX secolo italiano. La breve e intensa opera esposta testimonia il lirismo e l’assoluta grandezza di Pazienza, che torna ad Ancona dopo la grande mostra del 1994 grazie alla disponibilità e alla cura della sorella Mariella e di tutta la famiglia dell’artista.

Aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00.
Lunedì chiuso.

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Andreathespider – U Suck

MostreSala Emendabili del Canalone della Mole Vanvitelliana

Il minuscolo mondo delle super cose
A cura di Arci e Fondo Mole Vanvitelliana

Su supporti di fortuna e dimensioni inaspettate, con l’utilizzo di tecnologie moderne e di tecniche cromatiche dei secoli passati, si dipana un universo immaginifico che scava nel profondo dell’uomo salvandosi dall’abisso solo grazie a una potente, necessaria, feroce vena ironica.

Aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00.
Lunedì chiuso.

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Clouds – Visions of Becoming

MostreSala Viani della Mole Vanvitelliana

Nuovi confini della pittura
A cura di Arci e Fondo Mole Vanvitelliana

La nube non è stabile, viene sospinta dalle correnti di luogo in luogo e nel suo andare leggera cambia sostanza, ora nube,  poi pioggia, fiume, mare, nebbia e ancora nube.
Il pensiero, come la nube, è indefinibile ed interminabile ci dice il filosofo postmoderno Jean-François Lyotard. Così la fisica moderna, avendo scoperto il concetto di tempo e di trasformazione che esso comporta, ci parla di nubi ci dice Popper contrapponendola all’immutabilità della fisica classica. Ed ai nostri giorni non è ancora la nube metafora dei server virtuali presenti nell’etere per l’archiviazione dei nostri dati? Questo ultimo caso ha un valore particolare per Clouds, che proprio delle moderne tecnologie della rete e dei suoi canali diffusivi si avvarrà.
Il progetto si propone di rendere l’arte socialmente mobile, di farle percorrere i luoghi del quotidiano (case, aziende, piazze, palestre, negozi, ecc.), nell’attraversare tali luoghi si sottoporrà a differenti forme di fruizione non passiva; chi ospiterà le opere sarà soggetto attivo quanto gli autori delle medesime, esse saranno vive e visibili grazie a coloro che se ne faranno portatori ed espositori nei luoghi del loro privato. Grazie ad essi l’arte prosegue il suo rito sociale.

Clouds nasce dalla convinzione del grande valore sociale, comunitario e culturale dell'arte e dalla necessità di sperimentare nuove forme di fruizione che siano dirette, personali e intime.
Prevede la raccolta di un gruppo di opere di artisti diversi su formato e materiale standard (40x40 cm su carta) al fine di proporne l'esposizione in luoghi e contesti diversi da quelli abitualmente adibiti allo scopo
Queste opere infatti, raccolte in un apposita scatola dall'agile formato, viaggeranno come nuvole verso coloro che manifesteranno l'interesse ad ospitarle.
L'uso del web e dei social network saranno il veicolo di diffusione, documentazione e condivisione del progetto.
Al progetto possono aderire pittori, collezionisti, galleristi, interessati all'arte o curiosi che intendono parteciparvi.
Chi sarà interessato potrà richiedere di ricevere una selezione (o la totalità) delle opere per esporle nei propri spazi.
L’interessato non sarà dunque mero spettatore o fruitore, ma soggetto attivo e parte integrante del progetto.
Al termine dell'esposizione, il privato che abbia aderito al progetto raccoglierà nuovamente le opere nella scatola da viaggio e la invierà al richiedente successivo. Le opere secondo questa modalità continueranno a viaggiare per luoghi e paesi differenti tramite coloro che ne faranno richiesta.

Aperto tutti i giorni dalle 18:00 alle 22:00.
Lunedì chiuso.

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Ancona Terza

MostreSala Kliss della Mole Vanvitelliana

Fotografie di Corrado Maggi
Testi di Luca Pieralisi

Ancona Terza chiude una serie di tre lavori di ricerca di Corrado Maggi sulla sua città di origine. Tre sguardi precisi e puntuali su aspetti inediti di Ancona. Dopo una visuale sulla città che è stata e un altro su quella che è, l'autore si sofferma su quello che Ancona sarà.

Aperto dalle 18.00 alle 22.00

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16:30
Seminario su “Progetti europei della Regione Marche per la tutela del mare e le sue risorse”

IncontriRotonda a Mare, Senigallia

Nel corso del convegno verranno approfonditi i seguenti progetti europei: progetto Med-Nemo, Interreg IV - Locfood, IPA - Ecosea, IPA – Powered, IPA Defishgear, DG Mare – Adriplan, IPA – NetCet, LIFE-TartaLife, IPA – Balsam.

INGRESSO GRATUITO

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18:00
Presentazione del libro “Balkan Circus” di Angelo Floramo

IncontriAuditorium di San Rocco, Senigallia

Editrice Ediciclo
Presenta Giuseppe D'Emilio, scrittore e docente presso l’Istituto “Panzini” di Senigallia

Angelo Floramo

Editrice Ediciclo

Presenta Giuseppe D'Emilio, scrittore e docente presso l’Istituto “Panzini” di Senigallia

A metà tra reportage narrativo di viaggio e mappa dell’anima, Balkan Circus è un’esperienza, un viaggio nel respiro di un mondo colorato e strabiliante. Una prosa che sa di Kusturica e di Goran Bregovic, di matrimoni e funerali: i Balkani in salsa agrodolce. Balkan Circus è un itinerario dell’anima che si snoda attraverso i Balkani, intesi come epicentro quasi mitico di un’Europa ancora tutta da esplorare che parte dalla Slovenia e arriva fino al Caucaso e alla Siberia, passando per i monti Tatra. Floramo dà vita a un insieme di intersezioni che nascono dalla scoperta di persone speciali, straordinari compagni di avventura. Incontri alle volte commoventi, altre grotteschi o ironici, esilaranti e improbabili, golosi o mirabolanti. I luoghi che descrive diventano quasi leggendari per la storia che sanno raccontare, per le energie che li attraversano.

Angelo Floramo è nato a Udine nel 1966. Friulano di sangue misto, è balkanico da parte di padre. Medievista per formazione, ha pubblicato diversi saggi critici, monografie e articoli scientifici in riviste specializzate nazionali e internazionali. Insegna materie letterarie all'Istituto tecnico Marchetti di Gemona (Ud). E' direttore della Biblioteca Guarneriana di San Daniele (UD).

INGRESSO GRATUITO

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19:00
Presentazione del libro “Il Genio del Gusto - Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo” di Alessandro Marzo Magno

IncontriAuditorium di San Rocco, Senigallia

Interviene l'autore
Presenta Giuseppe D'Emilio, scrittore e docente presso l’Istituto “Panzini” di Senigallia

Interviene l'autore
Presenta Giuseppe D'Emilio, scrittore e docente presso l’Istituto “Panzini” di Senigallia

La cucina italiana ha accolto lavorazioni e ingredienti da tutto il mondo, per reinventarli e farli propri costruendo attorno al cibo una cultura originale e una identità collettiva. Perché la cucina è sempre contaminazione e migliora viaggiando e incontrando il diverso.
La grandezza del genio italiano è stata - ed è ancora - nel reinterpretare l'esotico, mescolarlo col casalingo e poi diffonderlo in tutto il mondo.
Il giornalista Alessandro Marzo Magno svela così le origini sorprendenti dei grandi protagonisti della gastronomia italiana: veniamo a sapere che la pasta ha origini arabe, che la pizza era preparata già dagli antichi greci, e che quando facciamo colazione al bar con caffè e croissant assaporiamo una bevanda turca accompagnata a un dolcetto che simboleggia la bandiera ottomana.

Alessandro Marzo MagnoAlessandro Marzo Magno è giornalista, è stato più volte nei Balcani durante il conflitto che ha dilaniato l'ex Jugoslavia. È stato per dieci anni il responsabile degli esteri del settimanale "Diario". Collabora con "Focus Storia" e il sito del "Sole 24 Ore".

Al termine:
Presentazione dei prodotti dell'Azienda Vitivinicola Venturi - Castelleone di Suasa (AN)

INGRESSO GRATUITO

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21:30
Trasponde con Moni Ovadia & Orchestrina Adriatica

Incontri e MusicaCAUSA MALTEMPO - Teatro La Fenice, Senigallia

Racconti e musiche delle due sponde dell’Adriatico (esclusiva festival)

Racconti e musiche delle due sponde dell’Adriatico (esclusiva festival)

Moni Ovadia, voce

Orchestrina adriatica:
Giovanni Seneca, chitarre e composizioni
Francesco Savoretti, percussioni
Gabriele Pesaresi, contrabbasso
Roberto Lucanero, fisarmonica e organetto
Antonella Vento, voce
Alen Abdagic, voce

Il Mare Adriatico torna ad essere, come in passato, un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo uniti politicamente e culturalmente. Trasponde è uno spettacolo basato sull’intreccio di racconti e brani popolari dell’area adriatico-mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca in un intrigante equilibrio tra colto e popolare, tra classicismo e modernità.
I canti presentano elementi nelle lingue locali, quali bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio  plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate.
Il repertorio musicale balcanico si intreccia in Trasponde a tendenze della musica occidentale europea, con riferimenti e citazioni che provengono da diverse aree geografiche e musicali: dai Balcani al Sud Italia dalla musica barocca alle danze mitteleuropee.
Particolare è anche l’organico dell’Orchestrina Adriatica: strumenti che rivendicano la loro appartenenza a popoli e culture diverse e ricordano le sonorità sepolte nella nostra memoria.
Questi strumenti assieme alle voci sono i protagonisti di questo percorso estetico e accompagnano l’ascoltatore in un viaggio nel tempo e nelle culture, ricreando un paesaggio sonoro unico e avvolgente.

OFFERTA LIBERA A FAVORE DEI DANNEGGIATI DALL’ALLUVIONE DI SENIGALLIA

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23:00
Marco Poeta recital Chitarre del Sud

MusicaAuditorium di San Rocco, Senigallia

"Mediterraneo e... dintorni"
Concerto per chitarra acustica a 12 corde

"Mediterraneo e... dintorni"
Concerto per chitarra acustica a 12 corde

Marco Poeta, considerato dalla critica internazionale uno tra i più interessanti, originali, versatili chitarristi acustici degli ultimi anni, è dotato di un estro interpretativo che lo rende unico nel suo genere.
La particolarità della sua arte è nella chitarra a 12 corde pizzicata con le "Unhas" portoghesi, ossia  l'antica tecnica di Lisbona per suonare la  chitarra del fado usando soltanto l'indice e il pollice.
Una tecnica ardua, originale, che solo pochi al mondo praticano al di fuori degli stretti confini lusitani, una tecnica che Marco Poeta utilizza nella chitarra acustica a 12 corde, creando una sonorità unica al mondo.
Nel linguaggio dei fraseggi spuntano così reminiscenze ampie dalla tradizione chitarristica: dallo choro alla bossa-nova, dalla musica antica napoletana al fado, dalla musica gitana dell'est europeo al mediterraneo.
Il tutto grazie ad una sapienza e una sensibilità affinata in 50 anni di musica suonata  da perfetto autodidatta con collaborazioni prestigiose, da Sergio Endrigo a Eugenio Finardi, da Francesco Di Giacomo a Franco Cerri.

INGRESSO GRATUITO

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23:30
A3 Apulia Project in concerto

MusicaCAUSA MALTEMPO - Teatro La Fenice, Senigallia

Mediterraneo pugliese

Mediterraneo pugliese

Fabio Bagnato (chitarra battente - chitarra acustica - lira calabrese - voce)
Walter Bagnato (fisarmonica - pianoforte - synt - cori)
Adalberto Ferrari (clarinetti - sax)
Roberto Zanisi (cajon – darabouka - congas)
Angelo Verbena (contrabbasso - basso elettrico)
Tommaso Summo (batteria - effettistica)
Rossella Di Terlizzi (danza)

Il progetto degli A3 Apulia Project nasce da un'idea di Fabio Bagnato, autore, compositore e chitarrista specializzato nello studio e diffusione della chitarra battente, classico strumento della tradizione popolare dell'Italia meridionale. Il nome del progetto è preso in prestito da quello della più famosa autostrada del Sud (la Salerno – Reggio Calabria), perché, come l’autostrada A3, la musica degli A3 Apulia Project si pone come collegamento per un ideale viaggio nel mar Mediterraneo, da sempre portatore di nuove culture che si mescolano alle antiche  tradizioni del Sud Italia. La passione per il viaggio e contemporaneamente per la propria terra è da sempre la fonte di ispirazione primaria degli A3 Apulia Project. La terra d‘origine impregna le musiche dando vita ad un etno-folk-rock contaminato da diverse matrici legate alla musica popolare ma anche ai grandi cantautori italiani; a questo si unisce una visione critica dell’attualità, evidente nei testi caratterizzati da un forte piglio cantautoriale. Le radici degli A3 Apulia Project, quindi, non sono racchiuse solo entro il confine geografico della Puglia, regione d’origine della band, ma in ogni terra “gemella”, fino a disegnare un’unica regione, il Mediterraneo, patria musicale e madre generosa dagli stimoli infiniti. Le sonorità della chitarra battente, della fisarmonica e del tamburello, vanno così ad affiancarsi con altre più moderne, come quella del basso elettrico, del cajon e della batteria. Gli A3 Apulia Project vogliono musicare una vecchia storia, stridendo sulle corde della memoria, pizzicando la vena dei ricordi, per percorrere una strada antica verso nuovi orizzonti.

INGRESSO GRATUITO

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Contatti

  • INFOLINE: 366.9714362
  • BIGLIETTERIA:
  • Marche Teatro, via della Loggia - Ancona presso il Teatro delle Muse
  • dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00 oppure un'ora prima dell'inizio nei luoghi degli spettacoli
  • 071 52525 - biglietteria@teatrodellemuse.org
    www.marcheteatro.it

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