Il live del rapper Anastasio con il suo Le macchine non possono pregare chiude Adriatico Mediterraneo 2025

Il Festival prosegue a settembre con le date “fuori cartellone”: giovedì 11 settembre alle Muse il già annunciato concerto del collettivo Les Amazones d’Afrique.
La manifestazione torna poi a Marina Dorica, location dell’anteprima di questa 19esima edizione, per altre due serate di musica e narrazioni: venerdì 19 settembre con la seconda data di Porti d’Oriente e poi sabato 20, vigilia dell’attesissima Regata del Conero, il talk con il velista Giancarlo Pedote ed i concerti di Alessia Tondo e Nubras.

Ultima alba di Adriatico Mediterraneo Festival 2025 sulle note dei compositori Marco Sollini ed Enzo Bosso, magistralmente eseguite dal giovanissimo pianista Francesco Mazzonetto già vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali. La musica capace di creare cosmi sonori di Sollini e le suggestioni quasi metafisiche espresse in maniera vivida in musica da Bosso hanno regalato al pubblico un’esperienza unica mentre l’aurora dal mare fendeva le spesse nubi di questa mattina (30 agosto). Un viaggio «in una dimensione ultraterrena – ha affermato Mazzonetto – che è poi la cifra stilistica di Bosso, che spinge a dimenticare, almeno per qualche istante, i sentimenti più negativi, a sciogliersi dalle proprie zavorre».

Si è aperta così l’ultima giornata di questa 19esima edizione di Adriatico Mediterraneo Festival. Ed anche in questo giorno conclusivo della manifestazione, programma ricco di eventi. Secondo appuntamento con la cultura classica, alle 17.30, al MAN Marche (Museo Archelogico nazionale delle Marche) con Lucia Floridi ne Una donna in guerra. Voci e silenzi di Briseide, schiava di Achille, da Omero a oggi. Briseide, la schiava di Achille, svolge un’importante funzione narrativa nell’Iliade, anche se le è riservato un numero limitato di versi. Dopo Omero la presenza di Briseide nella letteratura e nell’arte, nel teatro e nel cinema, non è massiccia, ed è sempre subordinata ad Achille. In tempi recenti, tuttavia, qualcosa è cambiato: complice il fenomeno del retelling femminile del mito, Briseide compare in uno dei più eclatanti casi editoriali degli ultimi anni, La canzone di Achille di Madeline Miller, e in numerosi altri romanzi, come Il silenzio delle ragazze di Pat Barker. Grazie a queste riscritture, di Briseide sentiamo oggi la voce: una voce che grida il prezzo altissimo pagato dalle donne, nelle guerre di ieri e di oggi, perché gli uomini possano inseguire il loro miraggio di gloria. Passando in rassegna un’ampia varietà di fonti, si tenterà di tracciare la storia di Briseide e delle sue metamorfosi nel tempo, da Omero a oggi.

Alle 19.30, il concerto al tramonto alla Corte della Mole, A Flor de piel, un itinerario emozionante tra musica e parole che racconta i “Sud del mondo”, unendo l’Italia alla tradizione del Tango e del Sud America. Il progetto vede la voce intensa dell'attrice-cantante italo-argentina Sarita Schena, accompagnata dalle corde di Giuseppe De Trizio (chitarra classica e arrangiamenti) e dal sax soprano di Claudio Carboni. Un omaggio potente a generi di frontiera, epopee sonore legate a doppio filo dalla storia e da una poetica intensa. A flor de piel celebra la memoria, la nostalgia e la ricchezza delle contaminazioni culturali e delle influenze migratorie, unendo passato e futuro in un'unica, appassionante esperienza musicale. (Ingresso euro 10).

Gran finale poi, alle 21:30, sempre alla Corte della Mole con il live di Anastasio. Il rapper napoletano porta sul palco anche il suo nuovo lavoro Le macchine non possono pregare, che segna l’attesissimo ritorno sulle scene del vincitore della 12esima edizione di X Factor e con all’attivo la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2019. Un progetto, definito dallo stesso artista «parecchio denso e particolare, un’operetta rap». Non solo una riflessione sull’Intelligenza Artificiale quanto più una riflessione sul «dualismo tra l’uomo e la macchina. Ragionando sulle macchine alla fine si scopre l’umano». Non solo i nuovi brani, quello di domani sera (30 agosto) sarà un live carico di energia, rime potenti e atmosfere uniche per ripercorrere tutti i successi più amati ed i brani del nuovo disco di questo artista inconfondibile per la sua potenza lirica, la sua penna affilata, la sua voce ed il suo flow, uno dei più innovativi del panorama rap italiano (Ingresso 15 euro).

Per l’occasione il bar The Smole, versione estiva alla Corte della Mole del The Mole interno, proporrà un cocktail a tema, questa sera Amalfitonic, gin infuso con scorze di limoni di Sorrento e tonic water.

In caso di maltempo entrambi i concerti alla Corte si terranno al chiuso all’Auditorium della Mole.

Tutti i biglietti del festival su Vivaticket.

Adriatico Mediterraneo prosegue con gli appuntamenti “fuori cartellone” di settembre: giovedì 11 con Les Amazones d’Afrique e poi venerdì 19 Porti d’Oriente e sabato 20 Alessia Tondo e Nubras

Conclusa la settimana di Festival, Adriatico Mediterraneo, entrato nel circuito della programmazione triennale del Ministero della Cultura, prosegue con gli appuntamenti “fuori cartellone”. Il primo, venerdì 11 settembre, al Teatro delle Muse, alle 21, con il collettivo Les Amazones d’Afrique che rappresenta una novità assoluta nel panorama musicale per la sua capacità di fondere tradizione e contemporaneità ed una proposta inedita nel contesto culturale marchigiano. Il gruppo si è formato a Bamako, in Mali, nel 2014 da tre rinomate star della musica maliana e attiviste sociali, Mamani Keïta, Oumou Sangaré e Mariam Doumbia, e da allora il collettivo si è ampliato fino a coinvolgere molte artiste provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora, tra cui Angélique Kidjo, Nneka e la stella maliana in ascesa Rokia Koné. Se la loro causala campagna per l’uguaglianza di genere e lo sradicamento della violenza ancestrale contro le donne – ha già un valore enorme di per sé, la loro espressione creativa musicale è altrettanto potente. Riccamente melodica, di ampio respiro, che abbraccia un’ampia estenzione vocale, la musica del Les Amazones d’Afrique fonde stili panafricani, la complessità delle armonie vocali che richiedono precisione e collaborazione con la produzione e le sonorità più audaci e graffianti del pop contemporaneo. Il collettivo ha ottenuto notevoli consensi ed ha lavorato con il famoso produttore pop Jacknife Lee (U2, Taylor Swift, Modest Mouse). Il terzo album Musow Danse è un lavoro senza eguali nello scenario musicale odierno che trae ispirazione dall’hip-hop, dalla trap e dalla musica elettronica. Prevendita già aperta al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/les-amazones-d-afrique/276535.

Si torna poi a Marina Dorica, location che ha dato il “la” alla 19esima edizione di AdMed, ospitando l’anteprima lo scorso 24 agosto. Il porto turistico torna a farsi palco e ad accogliere un vasto pubblico, venerdì 19 settembre, alle 21, con Porti d’Oriente (Ingresso gratuito). Dopo il successo del debutto dello scorso 27 giugno, serata sold out alla Corte della Mole, lo spettacolo di musica, canto, letteratura, teatro e filosofia, scritto dallo sceneggiatore Paolo Logli, raccontato ed interpretato dall’attore-doppiatore Luca Violini, e vestito di musica dal compositore e chitarrista Giovanni Seneca riconquista la scena. Un viaggio emozionale e rievocativo per narrare storie, misteri, commerci, partenze e ritorni vissuti da popoli separati, ma uniti dal mare. Con le sue chitarre e le sue composizioni Giovanni Seneca guiderà il pubblico attraverso la tradizione classica che si fonde con quella popolare, utilizzando stilemi che provengono da diverse aree musicali. Faranno da contrappunto a questo percorso estetico, la voce versatile della cantante italo-algerina Anissa Gouizi, le percussioni della stessa Gouizi e di Francesco Savoretti ed il contrabbasso di Gabriele Pesaresi. I musicisti proietteranno così la tradizione in una dimensione internazionale, in questa esplorazione artistica nel tempo e nelle culture, ricreando un paesaggio sonoro unico e avvolgente, in cui Luca Violini, con il suo stile recitativo, dà voce al mare che si racconta in prima persona, dando vita a tutto ciò a cui ha assistito dal tempo dei tempi, attraverso le parole scritte dall’autore Paolo Logli.

Sabato 20 settembre, vigilia dell’appuntamento velistico più amato ed atteso della città, la Regata del Conero, serata di musica e pomeriggio di narrazioni sempre al porto turistico (Ingresso libero).

Alle 18, l’incontro con il navigatore oceanico, Giancarlo Pedote, personaggio di spicco e fuori dagli schemi della vela e dello sport italiano che sarà ospite per un talk. Fiorentino, classe 1975, Pedote è un velista che si è distinto nella navigazione in solitario attorno al mondo. Dalla Mini Transat al leggendario Vendée Globe ha sfidato le rotte più dure del Pianeta, trasformando ogni viaggio in un’avventura di coraggio, resilienza e ricerca interiore. Esperienza sportiva, ma anche una visione profonda del rapporto tra natura e uomo.

Largo poi alla musica alle 19.30, alla Terrazza, con Alessia Tondo, una delle voci più significative del panorama pugliese. A tredici anni è diventata la voce solista dell’Orchestra della Notte della Taranta. Ha collaborato con l’Orchestra Popolare Italiana di Ambrogio Sparagna, i Radiodervish, Michele Lobaccaro, Luigi Einaudi, per il quale ha scritto il testo di Nuvole Bianche ed Admir Shkurtaj. Dal 2015 fa parte come interprete e autrice del Canzoniere Grecanico Salentino. A seguire, alle 21.30, nella piazza di Marina Dorica Nubras in concerto. Un gruppo che sa combinare l’eleganza della musica da camera con l’energia delle tradizioni popolari del Sud Italia e dei Balcani. Questo progetto internazionale riunisce talenti da Italia, Spagna e Romania, creando un dialogo musicale che intreccia radici antiche e slanci contemporanei.  Il loro nome, che in arabo significa “persona coraggiosa” e in urdu “lanterna che illumina nuovi percorsi”, riflette l’essenza del loro progetto: una guida luminosa che celebra la diversità e la connessione attraverso la musica. Il tutto grazie alla voce potente di Roxana Ene, alle melodie raffinate dei violini di Bari e Mulas, e all’energia travolgente della fisarmonica di Conte e del sax/gajda di Gadotti. Con Giovanni Lo Cascio alle percussioni e Igor Legari al contrabbasso jazz, il loro sound è potente e inconfondibile.