Festa del Mare

Song of the Songs

Dal Cantico dei Cantici di Re Salomone

Interpretazione e drammaturgia Simona Lisi e Caterina Pontrandolfo
Costumi Stefania Cempini
Concept, regia, coreografia Simona Lisi

Una produzione Associazione ventottozerosei in collaborazione con la Comunità ebraica di Ancona e con il Teatro Stabile delle Marche.

Un concerto per parola e immagine in movimento. Due donne, due microfoni, la parola e il ritmo. E' la canzone delle canzoni.
Una lingua fortemente simbolica che ha in sé la radice di tutte le lingue e che cerca nella rapsodia a due voci il dialogo tra di esse. Un desiderio fatto di particolari e che nel particolare trova l’essenziale.
Un cantico all’amore non prevede il peccato, perché se amore è, è sempre divino, non vuole né avvertire né eccitare, vuole solo rivelare qualcosa attraverso il mistero della sua lingua.

Attribuito al re Salomone, celebre per la sua saggezza, per i suoi canti e anche per il suoi amori, il Cantico dei Cantici è uno degli ultimi testi accolti nel canone della Bibbia. “Il mondo intero non vale il giorno in cui il Cantico fu dato a Israele, perché tutte le Scritture sono sante, ma il Cantico dei Cantici è santissimo”, sentenzia il Rabbì Achivà. Il suo senso è interamente mistico.

L’amore narrato nel “Cantico dei cantici” appartiene all’umanità tutta. Parte dalle radici della cultura ebraica per arrivare a tutte le culture, in tutti i tempi, a tutte le persone, gli amanti, i desideranti, i traboccanti d'amore.
L’amore e la sua bellezza, la libertà e il sogno che appartiene alla visione d’amore, trasfigurano in un metalinguaggio il sentire più carnale, appartenente non alla sfera del linguaggio razionale ma alla lingua potente dell’immaginazione, attraverso la forza del crogiolo simbolico.

Con la Comunità ebraica di Ancona abbiamo compiuto un percorso linguistico e culturale che ci ha fatto avvicinare a una lingua madre per quelle parole, parole spesso travisate mal comprese, contorte o troppo piegate a significare un nucleo che non appartiene alla loro essenza.

Non un’operazione filologica ma un avvicinare più lingue alla lingua ebraica, alla ricerca di un ritmo comune che possa portare l’ampia significanza del testo, traghettandolo a più livelli di comprensione.
Il testo sarà amplificato attraverso il ritmo, la sospensione, il gesto e l'utilizzo di più lingue, quella italiana, inglese, lo spagnolo e appunto l' ebraico, questo per sottolineare l'universalità del Cantico e la sua forte idea di tolleranza che supera le divisioni.

Il mistero del Cantico riempito delle sue suggestioni in noi.

Infine un movimento unico che dal suono passa al gesto e alla visione, senza mediazioni.

cast artistico
SIMONA LISI
Attrice, danzatrice e autrice ha studiato in Italia, Belgio ed Inghilterra. E’ laureata in Filosofia e specializzata in Antropologia Filosofica. Ha conseguito il Postgraduate Degree in Contemporary Dance alla London Contemporary Dance School di Londra. Corso di Alto perfezionamento per danzatori contemporanei–Ater/Reggio Emilia 1991. Corso di Alta formazione per attori/autori Inteatro-Polverigi 1997. Si è formata, tra gli altri, con Carolyn Carlson, Alwin Nikolais, William Forsythe, Wim Vandekeybus, A.Therese De Keerschmaker, Yoshi Oida, Thierry Salmon, Alain Platel, Pippo del Bono e Pepe Robledo. E’ diplomata in Solfeggio e teoria musicale, suona il pianoforte e compone. La sua duttilità interpretativa le permette di muoversi agevolmente tra la danza, il teatro e il cinema. In teatro ha collaborato con i registi Mario Martone, Pippo Del Bono, Marcello Sambati, Fabrizio Crisafulli, Francesco Saponaro, Egisto Marcucci, Pino di Buduo e con i coreografi Giovanna Summo, Simone Sandroni (Deja Donnè), Adriana Borriello, Chiara Reggiani, con la compagnia Vera Stasi, Teatro Potlach e il Pudore Bene in vista. E’ attrice per il cinema con autori come Cristina Comencini, Marco Bellocchio, Doug Liman e in fiction, pubblicità televisive e cortometraggi di giovani registi, come Beniamino Catena e Paolo Doppieri. E’ autrice di spettacoli, performance e opere video in cui lavora sulla contaminazione tra musica, voce e gestualità, di cui spesso compone le musiche originali. Suoi lavori sono stati prodotti dal Teatro Stabile delle Marche, dall’Amat e dal Festival Inteatro di Polverigi. Sono stati selezionati per la Biennale dei Giovani artisti del Mediterraneo, per Lavori in pelle ad Alfonsine, la rassegna di Mediascena a Roma, la rassegna Invisibilità di Perugia, Hangar Fest di Pesaro e altri festival tra giovane coreografia e teatro di ricerca. Svolge un’intensa attività pedagogica collaborando con istituzioni pubbliche e private, università, Asl territoriali, associazioni di impegno sociale. Si occupa anche degli aspetti teorici e storici della performance dal vivo, in questo senso ha collaborato con l’Università di Macerata e il Laba di Rimini. Ha pubblicato estratti della sua tesi sulla danza e il linguaggio in riviste specializzate e nel saggio “In cerca di danza” ed.Costa&Nolan. Dal 2008 è la docente di corporeità e drammaturgia corporea presso la Scuola del Teatro Stabile delle Marche.

CATERINA PONTRANDOLFO
cantante, attrice, drammaturga, regista lucana. Si è formata come attrice  con Massimo De Vita (Teatro Officina) e presso la Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi (indirizzo drammaturgia). E' interprete per Giancarlo Sepe (Napoletango),Carlo Cerciello (Ecuba),Marco Baliani, Maria Maglietta (con cui vince il Premio Eti Stregagatto 1997 nello spettacolo Bambine), Lello Serao, Renato Carpentieri, Tonino Taiuti, Pino L'abbate. Studia canto lirico, teatro musicale con Agustì Humet e Xavier Algans dell’ Institute del Teatre di Barcellona, canto popolare con Antonella Talamonti. Collabora come cantante, attrice, drammaturga e ricercatrice con la compagnia Casa degli Alfieri di Asti: l’incontro con Luciano Nattino, Antonio Catalano, Alessandra Rossi Ghiglione, Maurizio Agostinetto, sfocia nel ciclo di spettacoli Terre di Racconti e nella costituzione dell’Archivio della Teatralità Popolare di cui entra a far parte. Fonda nel 2004 la Compagnia Nuova Atlantide Teatro con cui dà vita a numerose invenzioni drammaturgico-registiche di teatro musicale. Suoi testi teatrali vengono pubblicati nella rivista “Sud e Nord nel Mondo” (Rivista di Storia Contemporanea diretta da Guido D’Agostino-Ed. Scientifiche Italiane) e in “Ricami, storia di Giuditta Cavaliere” edito dal Comune di Pozzuoli (Na). Nel 2009 con Maria Nera, mitografia cantata intorno alla Madonna Nera di Viggiano, di cui è autrice, regista e interprete è segnalata alla prima edizione del Premio I Teatri del Sacro 2009 e approda nella stagione del Teatro Crt di Milano (Marzo 2010- Rassegna Teatro del Sacro). Come cantante e vocalist collabora con numerosi musicisti della scena partenopea e con Carlo Faiello inaugura una ricca stagione di concerti. Continuando la propria ricerca vocale sulla musica di tradizione orale è cantante presente nel cd Tribù Italiche Basilicata (Ed. World Music Magazine) e realizza, tra gli altri, i concerti Ultime Atlantidi  e Canti Migranti  (Valsusa Film Fest.; Festival Visconti Ischia).Presente come cantante nei progetti discografici Rosa napoletano e Rosa Napoletano 2, a cura di Renato Salvetti  (Vox Populi)  che riunisce le voci femminili più significative della scena partenopea Cantante e vocalist per Corde Oblique progetto musicale del  compositore Riccardo Principe, nei cd Respiri (Ark Records); Volontà d’Arte (Prikosnovenie France); The Stones of Napoli (Prikosnovenie France) con cui riceve lusinghiere recensioni internazionali in ambito new-folk/ethereal music che la paragonano alla cantante Lisa Gerard.  Nel 2007 è cantautrice semifinalista al Premio Bianca D’Aponte – io donna per una canzone d’autrice, diretto da Fausto Mesolella. Apre il concerto di Vinicio Capossela (agosto 2008- Andretta Altopiano del Formicolo/Avellino) e collabora come cantante con lo scrittore Franco Arminio nel documentario La voce dei paesi.